INPS ti chiede soldi dopo il ricalcolo? Forse non devi pagare nulla

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Riliquidazione d’ufficio INPS: come evitare richieste illegittime di denaro?

Ricevere una comunicazione dell’INPS che ti dice di aver “ricalcolato” la tua pensione e che devi restituire soldi è una delle esperienze più spiacevoli per un pensionato o un invalido civile.

La chiamano riliquidazione d’ufficio: l’INPS, senza preavviso, rivede i conteggi fatti anche anni prima, sostiene di aver pagato più del dovuto e pretende la restituzione immediata di quelle somme.

E sai qual è il problema?
Spesso l’errore non è tuo. È dell’INPS.

Cosa succede nella riliquidazione d’ufficio?

Quando l’INPS effettua una riliquidazione d’ufficio, va a rivedere il tuo diritto a ricevere certe prestazioni o il loro importo.
Se ritiene di averti versato somme in più rispetto a quanto spettava, ti invia una lettera, magari parlando di “indebito”.

In pratica ti dice:
“Abbiamo sbagliato i conti. Ora vogliamo indietro i soldi.”

Ma attenzione: non sempre questa richiesta è legittima

Perché potresti non dover restituire i soldi?

La legge protegge chi ha ricevuto pagamenti in buona fede, senza errori o omissioni da parte sua.
Se l’errore è dell’INPS e tu hai agito correttamente, non è giusto che tu debba rimetterci.

Anzi, la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale hanno più volte chiarito che:

  • Se il pensionato non ha nascosto nulla,

  • Se i pagamenti sono stati ricevuti senza inganni,

  • Se i soldi sono serviti per vivere, come spesso accade,

non si può chiedere la restituzione.

Il caso più comune

Immagina di aver ricevuto per anni una pensione o un’invalidità calcolata dall’INPS.
All’improvviso arriva una riliquidazione che ti dice: “Hai superato un limite di reddito” o “Ti abbiamo dato una maggiorazione non dovuta”.

Nel frattempo tu hai usato quei soldi per vivere, senza sapere nulla.
Ecco: in questi casi, la richiesta dell’INPS è spesso illegittima.

Cosa devi fare se ricevi una riliquidazione INPS?

  1. Non pagare subito.

  2. Non firmare nulla senza aver chiesto consiglio.

  3. Rivolgiti subito a uno studio legale esperto.

Ogni caso è diverso. Noi, nello Studio Cantile & Associati, analizziamo gratuitamente la tua posizione e ti diciamo con chiarezza se l’indebito è dovuto oppure no.

Molti nostri clienti, che inizialmente si sentivano disperati, hanno ottenuto l’annullamento totale o parziale della richiesta.

Non aspettare: difendi la tua pensione

L’errore dell’INPS non deve diventare un tuo problema.

📞 Contattaci oggi stesso Cantile&Associati bastano pochi documenti per capire se puoi difenderti.
La prima verifica è gratuita.

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