DISOCCUPAZIONE NASPI BLOCCATA: PERCHÈ?

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COS’È LA NASPI

L’ Indennità di DISOCCUPAZIONE (c.d. NASPI) Spetta ai lavoratori che hanno perduto involontariamente il posto di lavoro. E’ concessa su domanda dell’interessato entro 68 giorni dal licenziamento ovvero dalle dimissioni per giusta causa. Per richiedere la disoccupazione Il richiedente deve possedere almeno 13 (tredici) settimane di contribuzione nel quadriennio antecedente la domanda.

OSTACOLI NELLA LIQUIDAZIONE DELLA NASPI

Dal 2015 capita spesso che dopo aver presentato la domanda di disoccupazione, l’Inps non provvede alla lavorazione della stessa oppure la pratica viene accolta ma non liquidata.  Nel primo caso, la domanda non è stata mai lavorata dall’ INPS. Nel secondo, la pratica è stata lavorata ma l’Inps non provvede alla liquidazione.

CAUSE DEL PROBLEMA

Le cause della mancata erogazione della disoccupazione sono molteplici: in primo luogo, la propria posizione contributiva. In parole povere, bisogna verificare se i rapporti lavorativi antecedenti alla domanda sono stati sottoposti a verifica ispettiva e/o ad annullamento. 

  • La verifica ispettiva consiste nell’attività di vigilanza posta in essere dall’ispettorato del lavoro volta ad accertare la genuinità dei rapporti lavorativi.
  • L’annullamento è la conclusione del procedimento di verifica a seguito del quale il rapporto lavorativo viene considerato, dai funzionari ispettivi, “fittizio” ossia non rispondente ai canoni di lavoro subordinato.

Altra problematica potrebbe derivare dall’aver percepito indebitamente somme da parte dell’Inps che bloccano l’attuale richiesta Naspi.   

CHI SONO I FUNZIONARI ISPETTIVI

Ai funzionari ispettivi compete un complesso di poteri che comprende, oltre al potere di ispezione e di accesso, quello di accertamento consistente nell’attività di osservazione, di ricerca di notizie e prove per verificare l’esistenza della genuinità del rapporto assicurativo, dell’obbligazione contributiva e delle prestazioni, garantendo la corretta applicazione delle norme.

L’INDEBITO

L’indebito nei confronti dell’Inps è di sicuro il principale motivo di mancata liquidazione della disoccupazione (come già anticipato sul blocco del codice fiscale). Ciò accade quando l’Inps effettua un pagamento non dovuto. “Si pensi, ad esempio, che l’Inps abbia erogato  una precedente domanda Naspi e successivamente vi sia stato l’annullamento del rapporto lavorativo che aveva dato diritto alla prestazione. In questo caso il soggetto richiedente è tenuto alla ripetizione dell’intera somma percepita. Ed ancora,  L’inps accoglie la domanda Naspi e liquida mensilmente le somme nonostante il richiedente abbia ripreso l’attività lavorativa. Anche in questo caso le somme percepite in concomitanza dovranno essere restituite”.  Queste sono solo alcune delle casistiche che hanno generato un indebito nei confronti dell’Inps il quale si prescrive in dieci anni.

DECADENZA AZIONE GIUDIZIARIA

Qualora la domanda di disoccupazione non venga lavorata nel termine di un anno e 300 (trecento) giorni e il richiedente non abbia proposto azione giudiziaria,  Egli decadrà dal diritto dando luogo alla inammissibilità della domanda giudiziaria con contestuale estinzione di tutti i ratei della prestazione richiesta.

Gli effetti di tale decadenza possono essere molteplici: dalla mancata liquidazione della prestazione alla mancata compensazione con eventuali indebiti.

RISOLUZIONE DEL PROBLEMA

Le cause, come abbiamo visto possono essere molteplici e nel nostro lavoro le abbiamo incontrate tutte. Che il problema derivi dalla mancata lavorazione della pratica o da una prestazione lavorativa antecedente il nostro studio è in grado di risolvere questo problema con competenza e tempestività.

Lo studio garantisce una tutela giudiziale e extragiudiziale. Lo sblocco della situazione può avvenire solo con azioni mirate e risolutive. Nessun caso è uguale, e proprio per questo va studiato con cura e con la giusta strategia. E noi ci occupiamo proprio di questo. Quale che sia la causa della mancata erogazione della NASPI è assolutamente indifferente, sapremo risolvere la problematica in ogni circostanza che lo richieda.

Se necessiti di assistenza contattaci sul sito cantileassociati.it

 

8 commenti su “DISOCCUPAZIONE NASPI BLOCCATA: PERCHÈ?”

  1. Giugul Gianina Daniela

    Buongiorno gentilmente avrei bisogno di un consiglio riguardando la mia situazione io lavoro come operaio in una scuola di calcio faccio le pulizie e visto questa situazione di adesso non lavoro più e mia hanno messo nella casa integrazione però ho sentito che saremo pagati fine a giugno , la mia domanda è se la scuola calcio non aprirà io potrei dimettermi e chiedere il disoccupato visto che queste attività apriranno a settembre da come ho sentito io?

  2. Avv. Cantile,
    dalla mia problematica spero si possa avere un precedente giustizialista, che sia da letteratura per tutti coloro che sono inpigliati come me nella naspi.
    Sempre tenace .
    Saluti.
    UPaone

  3. A mio marito non arriva pagamento da 7 mesi era codice bloccata,due mesi fa hanno detto che è sbloccato ha cambiato anche iban però lo stesso ogni mese arriva pagamento e nel giorno del pagamento non c’è più quando tempo ci vuole per arrivare il pagamento non è che perde tutto il disoccupazione??!

  4. Buongiorno ho fatto domanda x la naspi me l’anno respinta dicendo che non avevo 30giorni lavorativi negli ultimi 4 anni siccome io sono stato licenziato 30 settembre 2019 e o lavorato anche partaime e un po cassa integrata da feffraio fino a 20 maggio o fatto ricorso un mese fa con tutti i documenti ma tel. L’imps mi dice che sta ancora bloccata mi potresti aiutare come fare grazie

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